Archivi del mese: Maggio 2014

Europa tra nazionalismo e democrazia

“Nous sommes, nous sommes
La Nation des Droits de l’Homme.
Nous sommes, nous sommes
La Nation de la Tolérance.
Nous sommes, nous sommes
La Nation des Lumières”.

Damien Saez  – Fils de France

Della natura di M5s, del principio carismatico che fagocita la democrazia p2p, dell’erraticità, del progresso economico che viene meno in una società materialista, della ricerca di una nuova misura solidaristica in una comunità pervasa dal particolarismo, di un interesse generale che non è semplice sommatoria dell’interesse individuale, di un’ideologia bellicista che sopravvive nonostante la crisi delle ideologie, di un nazionalismo superstite che non si coniuga con l’idea di democrazia.

Natura di M5s

Dove sta andando M5s? Dove sta conducendo quest’area politica la leadership erratica e il suo auto-nominatosi capo politico Beppe Grillo?

Sembrava che l’approdo naturale di M5s in Europa fosse nel gruppo dei Verdi. Sin dall’inizio M5s si è caratterizzata per l’agitazione di contenuti ambientalisti e da un radicalismo ecologista che propugnava l’instaurazione di un nuovo modello di sviluppo. Sembrava in origine che la rivendicazione della democrazia diretta costituisse il quadro di teoria politica paragonabile alla funzione che a suo tempo il marxismo aveva avuto nei Grunen tedeschi. Il movimento verde naturalmente si è andato via via autonomizzando definendo un profilo a sé distante dalla posizione “destra” e “sinistra”.

La traiettoria di M5s sta però cambiando con una piega che pare deviare nettamente dall’indirizzo originario. La leadership carismatica insindacabile di Grillo ha cannibalizzato il carattere di orizzontalità del movimento. Il principio carismatico entra cioè in contraddizione con il principio di organizzazione democratica.

Non solo. Quello che pareva un movimento politico della democrazia espansiva, anche se con uno sviluppo confuso, ha assunto via via i connotati di un populismo demagogico illiberale pregno di odio e rancore e con tratti miliziani pericolosi e involutivi. Il M5s non ha in sostanza definito un proprio asse di programma politico ma si è fatto definire dal malessere di massa e dal revanchismo sociale anti-casta.

Il M5s non ha interpretato e organizzato una domanda politica davanti alla crisi ma ha in modo erratico rappresentato unicamente la valvola di sfogo della rabbia sociale e delle pulsioni più distruttive provenienti dal corpo sociale. La responsabilità va tutta in capo a Grillo e al suo inner circle.
Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in Uncategorized

Pappa identitaria

Di pappa identitaria, di un Io che si autocompiace, della ri-pubblicizzazione del pubblico, di una politica come rappresentazione in cui il politico per eccellenza è l’attore, non importa se comico o drammatico, di Hitler e la paura.

Bisogna prendere sul serio il #M5S invece di continuare ad accusare Grillo, il loro capo politico, di essere un buffone. Il problema è che la svolta nell’economia italiana non c’è. Al momento, la ripresa è soltanto un auspicio e l’Europa ristagna.
La #crisi fa ancora paura e il livello di vita, in molti casi, è crollato, a volte sotto la soglia della sopravvivenza. Gli italiani continuano a soffrire, specialmente i più giovani. Il #M5S costituisce il riflesso politico di questa situazione in cui crescono “disperati e incazzati”.
Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in Politica

Google Wallet sui Google Glass

GoogleWallet arriva sui GoogleGlass. Rumors da fonti vicine a Google dicono che si sta testando l’applicazione per permettere agli utenti degli occhialini a realtà aumentata di trasferire denaro ai propri amici attraverso comando vocale semplicemente pronunciando le parole “invia denaro”.

Lascia un commento

Archiviato in Tecnologia

Genny ‘a Carogna

No, Genny ‘a Carogna no. Oggi Genny ‘a Carogna e domani chi altro di peggio? Riccardo Tagliagola? Graziano U’ Porcu o Guglielmo La Bestia?

Bisogna cominciare ad alzare il tiro della critica su un fenomeno come quello del calcio che in Italia non è più soltanto uno sport ma un tassello di una partita di potere più generale.

Potere politico, di legittimazione sociale ed economico. Lo sport è bello, appassionante, ma il calcio ha assunto una dimensione più ampia che travalica il puro fatto sportivo.
Come mai i camorristi si infiltrano nelle tifoserie per impossessarsi del comando? Perché le masse tifose napoletane si fanno dominare e comandare a bacchetta da Genny ‘a Carogna?
Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in Società